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Dettagli progetto

  • TITOLO

    Analisi retrospettiva non interventistica del Registro Italiano Sclerosi Multipla per valutare l’impatto dell’attività di malattia nelle scelte terapeutiche durante le fasi recidivante e progressiva attiva di sclerosi multipla

  • SINOSSI E RISULTATI

    Il decorso della sclerosi multipla (SM) può assumere diversi fenotipi. Circa l’85% deelle persone con SM presenta il classico decorso recidivante-remittente (SMRR), con un esordio che si colloca generalmente tra i 20 e i 40 anni. Le persone con SMRR possono accumulare disabilità a causa di un incompleto recupero da una o più ricadute o a causa di una graduale progressione indipentente dalle ricadute. La SM secondaria progressiva (SMSP)è caratterizzata dall’accumulo progressivo di disabilità neurologica dopo una fase di RRSM. Distinguere nettamente i confini tra i due fenotipi può essere difficile: non esistono biomarcatori che differenzino i due decorsi e la fase di transizione tra di essi. La diagnosi è attualmente possibile solo retrospettivamente utilizzando le definizioni proposte da Lublin. Recentemente, una serie di studi clinici ha incluso nella popolazione in esame la cosiddetta SM recidivante (SMR), una forma clinica che comprende i pazienti con decorso SMRR e SMSP con relapse sovraimposte (SMSP attiva). Di conseguenza le autorità regolatorie hanno autorizzato l’utilizzo di questi farmaci nei pazienti con SMR. Numerosi studi osservazionali hanno valutato l’impatto dell’attività di malattia sulle strategie terapeutiche nella SMRR. Esistono invece, conoscenze molto limitate riguardo l’impatto dell’attività di malattia sulle scelte terapeutiche in caso di attività clinica persistente durante la fase SP. Questo studio ha l’obiettivo di valutare la prevalenza, le caratteristiche cliniche e terapeutiche della popolazione ascrivibile alla forma SMR di malattia nel database del Registro Italiano SM e di valutare i fattori di scelta che condizionano le scelte di modifica del trattamento nella SMR.

  • Data inizio Data fine
    14/01/2021 28/10/2021
  • CENTRI PARTECIPANTI

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  • RISULTATI OTTENUTI

    Tratto da Compendio 2023

    Premesse e obiettivi
    Il decorso clinico della SM è sempre più considerato come un continuum ma la classificazione nei fenotipi clinici classici rimane fondamentale nella pratica clinica e nel mondo accademico. A circa l'85% delle persone con SM viene inizialmente diagnosticata la forma recidivante-remittente della malattia, in genere in una età compresa tra 20 e 40 anni. La SM progressiva primaria (SMPP) non è considerata un'entità separata ma parte dello spettro della malattia progressiva, inclusa la complessa definizione di SM secondariamente progressiva (SMSP)
    Inoltre, diversi trial clinici recentemente pubblicati hanno incluso pazienti con SM recidivante (SMR), una categoria che comprende pazienti affetti da SMRR e SPMS attivi, e di conseguenza le autorità regolatorie del farmaco hanno concesso l'autorizzazione all’uso di questi DMT a pazienti con SMR.
    Lo scenario terapeutico per i pazienti con SM si è ampiamente allargato negli ultimi 20 anni, ma nonostante il trattamento farmacologico un'ampia percentuale di pazienti continua a sperimentare attività di malattia clinica e subclinica.
    I motivi per una risposta non ottimale ai DMT possono variare considerando la natura altamente eterogenea della malattia, ma il passaggio dei pazienti che sperimentano una risposta al trattamento non ottimale ad un DMT a un'opzione più efficace è fondamentale per ridurre al minimo l'accumulo di disabilità e ritardare la progressione della malattia. Nei pazienti che presentano un fallimento del trattamento di prima linea o che presentano un alto rischio di riattivazione della malattia dopo l'interruzione del trattamento, è ragionevole considerare terapie altamente efficaci.
    L'obiettivo primario di questo studio è di valutare le caratteristiche cliniche e terapeutiche dei pazienti affetti da RMS nel Registro Italiano Sclerosi Multipla (IMSR), al fine di valutare la percentuale di pazienti che cambiano DMT a causa dell'attività della malattia, definita come insorgenza di recidive, e di descrivere i diversi fattori determinanti nelle scelte terapeutiche durante le fasi recidivante e progressiva attiva di sclerosi multipla.

    Risultati
    Lo studio è stato condotto utilizzando dati clinici longitudinali, acquisiti retrospettivamente, estratti dal registro italiano della SM.
    Sono stati estratti dal database IMSR i pazienti con decorso della malattia SMRR e SMSP, con follow-up ≥ 5 anni, con una prima visita entro 3 anni dall'esordio della malattia e almeno 3 valutazioni del punteggio EDSS (Expanded Disability Status Scale).
    Per definire i fenotipi della SM, abbiamo utilizzato le seguenti definizioni:
    - Definizione SMRR secondo i criteri McDonald 2010;
    - Definizione SMSP: definizione SMSP data-driven basata su una versione modificata dell'algoritmo di Lorscheider (DDA);
    - SMRR e SMSP attivi: pazienti SMRR e SMSP con almeno una ricaduta negli ultimi 2 anni di follow-up;
    - SMR: sommatoria dei pazienti con SMRR attiva e SMSP attiva (come sopra).
    Per valutare l'impatto dell'attività della malattia nella scelta della strategia terapeutica, abbiamo prima determinato la percentuale di pazienti con recidive verificatesi durante il trattamento, quindi abbiamo valutato come queste potessero influenzare il cambio di trattamento.
    L'effetto di fattori demografici, clinici e dei DMT sulla probabilità di cambiare il trattamento è stato valutato utilizzando modelli di regressione logistica multivariata.
    Il ruolo dell'esposizione ai DMT è stato valutato in 2 diversi modelli diversificati sulla base della tipologia di trattamento: ultimo DMT registrato o ultimo DMT raggruppato in base alla efficacia e meccanismo d'azione (MoA) (DMT ad efficacia moderata (ME), DMT ad alta efficacia (HE), farmaci anti-CD20).
    La coorte finale era composta da 21.174 pazienti con SMRR e 1153 pazienti con SMSP. Utilizzando una definizione clinica, abbiamo identificato 4161 RR (19,7%) e 578 SP (50,1%) pazienti attivi, di cui 2694 (56,8%) hanno cambiato DMT. I pazienti con SMRR erano significativamente più giovani (anni, mediana (IQR): 36,50 (29,10-44,80) vs 39,60 (32,80-48,00), p<0,0001), meno disabili (punteggio EDSS mediano (IQR): 2,00 (1,00-3,50) vs 2,50 (1,50-4,00), p<0,0001), più frequentemente affetti da un decorso della malattia RR (89,8% vs 85,2%, p<0,0001) rispetto ai pazienti non attivi. Il modello di regressione logistica multivariata ha rivelato che l’esposizione a Alemtuzumab (OR 0,08 IC 95% 0,02-0,37), Natalizumab (OR 0,48 IC 95% 0,30-0,76), Ocrelizumab (OR 0,1 IC 95% 0,02-0,45) e Rituximab (OR 0,23 95% CI 0,06-0,82) era fattore protettivo contro il cambio di trattamento dovuto a ricadute rispetto ai pazienti esposti alle varie formulazioni di interferone beta. Il nostro modello ha anche rivelato che l'uso di HE DMTs era un fattore protettivo rispetto al cambio di trattamento a causa di una ricaduta (OR 0,43 IC 95% 0,31-0,59), soprattutto considerando i farmaci anti-CD20 (OR 0,14 IC 95% 0,05-0,37) in confronto con l'uso di ME DMT.

    Conclusioni
    In conclusione, i nostri risultati hanno mostrato che l'attività clinica della malattia è un importante fattore determinate la scelta di cambiare trattamento nei pazienti con SMR. I farmaci ad alta efficacia, in particolare quelli con MoA anti-CD20, riducono significativamente il rischio di attività della malattia nella SMR.

  • PUBBLICAZIONI

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